TORINO CITTA’ DELLA CULTURA E DELLA SCIENZA

 

Ad un anno dall’insediamento della giunta di Centro-Sinistra, dopo aver preso atto della situazione dello Stato del Comune e dei danni o presunti fatti dalla giunta precedente occorre sviluppare un’azione politica che disegni la Torino dei prossimi 10 – 15 anni, tenendo conto della data 2035 in cui non si potranno più vendere veicoli a combustibili fossili e che sul nostro territorio rischiano di avere un impatto devastante se oggi non iniziamo a costruire le alternative.

Puntare sull’auto elettrica può essere un’alternativa ma non la sola, perché si rischia di nuovo di ritornare a una monocultura.

Interessante è la proposta di investimenti fatta da Stellantis, ma la Città non può ridursi a seguire i programmi di una multinazionale, essa deve allargare la proposta di energie alternative con politiche di sviluppo della ricerca dove si utilizzano Sole, Vento, Acqua.

Favorire l’insediamento di poli di ricerca privati sul territorio cittadino, che collaborino con i laboratori di ricerca pubblici per lo sviluppo dell’utilizzo delle energie rinnovabili.

Partendo dallo studio e dell’utilizzo dell’idrogeno per la trazione, non partiamo da zero, l’idea che a Torino si sviluppi lo studio e a Palermo si produca con costi che sarebbero un quarto di quelli tedeschi, potremmo venderglielo sfruttando la rete del gas metano, questo già certificato da uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

L’altra energia alternativa è acqua, in cui il Piemonte ha già diverse Centrali Idroelettriche di grossa potenza, oggi però occorre recuperare tutte quelle piccole Centrali Idroelettriche non più in funzione e abbandonate perché poche economiche per la gestione onerosa per il personale, oggi con l’elettronica si possono gestire con oneri bassissimi, ad Alpignano Provincia di Torino è stata recuperata la Centrale è oggi fornisce l’elettricità a 5.000 abitanti, inoltre essendo il Piemonte percorso da Torrenti e Torrentelli che per secoli hanno alimentato pale di mulini per produrre energia per smuovere mulini e magli, oggi si potrebbero sfruttare per l’utilizzo di turbine che utilizzano i bassi salti per produrre elettricità, occorre implementare la ricerca per avere macchinari sempre più performanti.

Lo sviluppo di energia con il vento deve passare con lo studio e l’implementazione del mini eolico, che può essere sfruttato anche in Città, senza pensare per una volta ai grandi parchi eolici offshore con grandi potenze ed enormi pale, come continuare a sviluppare i pannelli fotovoltaici, se pensiamo come c’è stata un evoluzione negli scorsi 50 anni, credo che si possa ancora migliorare, pensando anche all’utilizzo del sole con il solare termodinamico, che in Spagna sta dando ottimi risultati, ma occorre implementarlo con ulteriori studi.

Quando si parla di ricerca penso che occorra molte volte uscire dal pensare comune e sfiorare la fantascienza, forse influenzato dalle mie letture giovanili di Jules Verne, perché non pensare di riutilizzare le scorie radioattive a bassa intensità per fare delle batterie, nella mia ingenuità penso di prendere due componenti radioattivi differenti saldarli su due barrette e immergerle in un elettrolita per produrre elettricità per far viaggiare un autovettura per 30.000 Km o una bicicletta per 100.000 Km fino all’esaurimento della loro carica radioattiva.

Oggi molte forze politiche stanno facendo proposte che potrebbero riportare la Città grigia ed incolore come era negli anni ‘60/’70, noi vogliamo una Città del colore dell’arcobaleno una città dei giovani con i giovani, pensata con loro nei suoi diversi aspetti, (invito tutti i giovani a contattare gli eletti di Sinistra Ecologista – Sinistra Italiana per proporgli le vostre idee per la costruzione della Città del Futuro.)

Torino multirazziale. multireligiosa, multiculturale, deve vedere cambiato lo skyline delle periferie, con costruzioni cresciute in altezza che ospitano i così detti Boschi Verticali, cambiare il Regolamento Edilizio Comunale, rendendo obbligatorio nelle nuove costruzioni almeno 10 KW di pannelli fotovoltaici, recupero dell’acqua piovana, delle docce e dei lavabo in enormi cisterne per il riutilizzo per il riscaldamento e lo scarico dei W.C.; cercando di rendere i Condomini autosufficienti nella produzione di energia per riscaldamento/raffrescamento, acqua sanitaria, cottura cibi; questo non renderà felici i grandi produttori di energia(ENEL, ENI, IREN, ecc.), ma deve essere un mattoncino per un nuovo sistema di sviluppo.

La giunta precedente ha annullato tutte le Grandi mostre d’arte dicendo che erano uno spreco di denaro, effetto di questa scelta la diminuzione del Turismo a Torino, che è stata superata per presenze da Milano, che di attrattive turistiche architettoniche, museali ne ha meno di Torino; occorre rilanciare tutto il turismo territoriale di Torino ripartendo dalle grandi mostre d’arte e la valorizzazione dei nostri gioielli.

Torino ha nelle sue eccellenze industriali culturali l’automotive, l’aerospazio, la meccatronica, affiancate da un ottimo Politecnico, con il riconoscimento degli Istituti Tecnici Superiori si è implementato anche nella nostra Città/Regione la possibilità formativa dei giovani post diploma per la creazione delle nuove figure professionali, con l’arrivo nella Città dell’Istituto Nazionale sull’ Intelligenza Artificiale andrebbe potenziata l’offerta pubblica della formazione per Softwaristi, che oggi nella quasi totalità è in mano ad aziende private; dato che lo spetro della formazione è molto ampio, dalle 200 ore a corsi universitari, dato che l’hardware richiede molte figure professionali di softwaristi, questo potrebbe riflettere in modo positivo nel recupero degli abbandoni scolastici.

Un’altra cosa che a mio avviso manca in Italia è un Istituto di alta tecnologia tipo il Massachusetts Institute of Technology (MIT) come master post laurea, Torino dovrebbe creare le condizioni per avere sul suo territorio questo tipo di Istituto, dato che ci sono tutte le competenze e capacità per creare un Master triennale post laurea e aperto anche a diplomati per lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali, gratuito e finanziato dagli Enti Pubblici per 4/5 anni e poi auto finanziarsi con lo sviluppo e vendita dei brevetti usciti dalle sue aule.

Gli argomenti trattati in queste poche righe non sono altro che un piccolo mattone per la creazione di una Città nuova, in cui molti sono gli argomenti per un nuovo suo sviluppo, ma deve essere un’opera collettiva di tutti i progressisti.

TORINO CITTA’ DELLA CULTURA E DELLA SCIENZAultima modifica: 2022-10-08T00:18:46+02:00da madalo51
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