NO TAV – SI TAV

Quando si parla della TAV in Valle di Susa, si trova uno scontro tra due tifoserie, pronte ad innondare la parte avversa con migliaia di dati pro e contro l’utilità dell’ opera.

Leggendo moltissimi di questi dati, non mi convincono della loro effettività scientifica, ma dettati solo per dimostrare già in partenza perché si deve fare o non fare.

Partendo da un’altra posizione, credo che bisogna ragionare su alcuni punti,

La linea ferroviaria Torino – Modane ha più di 100 anni anche con i vari ammodernamenti rimane una Linea vecchia e questo incide sui costi di gestione e perciò sul trasporto sia merci che passeggeri, per certi versi diventa antieconomica e perciò sotto utilizzata.

Per gli analisti che dicono che oggi la linea è lontano dalla saturazione anzi che il traffico è in diminuzione, vorrei che analizzassero l’organizzazione del lavoro per il trasporto merci e il relativo costo, rispetto al trasporto su gomma e forse si scopre che è più conveniente la gomma.

Io non so cosa succederà fra 40 anni nella dinamica dei trasporti e tutti quei economisti che paventano una riduzione dei traffici merci su questa linea, non sono credibili, perché non sono stati capaci di prevedere, ad accessione di alcuni, nel 2007 – 2008 la grave crisi che ha investito l’intero sistema Economico Mondiale.

Ammetto che il Cantiere per la costruzione dell’Opera sia molto invasivo, ma l’opera finita è meno impattante dell’attuale linea, soprattutto dalla parte Italiana.

Fra alcuni Anni inizierà la Costruzione della Stazione Internazionale di Susa, credo che occorra fin da ora incominciare a pensare il tipo di sviluppo che inciderà sulla l’area del Comune e dei Comuni limitrofi.

La Stazione non può essere solo una zona di passaggio ed interscambio per altre destinazioni; ma occorre che diventi luogo di attrattiva e di servizi per accoglienza, questo non può essere fatto solo dal Comune di Susa, ma occorre l’unione dei Comuni Limitrofi, con una politica comune di sviluppo e valorizzazione del territorio; sarebbe auspicabile in fondersi in un Comune solo.

Se poi pensiamo alla Bassa Valle si potrebbe ipotizzare ad un grande polo turistico composto dai Comuni di Avigliana; Trana, S. Antonino di Susa, S. Ambrogio T.se, Condove, Caprie, Chiusa di S. Michele, Vaie.

Un territorio di circa 35.000 abitanti con Abbazie, Monasteri, Musei, poli archeologici, aree naturalistiche e giardini botanici, palestre di roccia e molteplici sentieri per trekking estivo e invernale, con Lago Grande di Avigliana, La Dora Riparia e molteplici Torrenti per sport d’acqua.

Inoltre con una fonte di acqua minerale in cui oltre all’imbottigliamento si potrebbe creare un polo di benessere di idroterapia.

L’ unione dei Comuni oltre che migliorare i servizi ai Cittadini Residenti permetterebbe di avere una forte attrazione nella proposta Turistica, mettendo in Campo tutta l’iniziativa privata, per proposte turistiche che inizialmente rivolgerei all‘Europa del Nord.

Per fare questo occorrono infrastrutture a passo con i tempi e La Ferrovia ad Alta Velocità si inquadra in un sistema di sviluppo eco-compatibile, che oltre ai trasporti si sviluppi senza la cementificazione di altro Territorio e L’Unione dei Comuni porterebbe alla razionalizzazione degli interventi e alla salvaguardia del Territorio.

NO TAV – SI TAVultima modifica: 2015-03-31T12:19:36+02:00da madalo51
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