Mi sono posto una domanda Chi ha assassinato Karl Marx? I suoi Figli, i suoi Nipoti o il Capitalismo?
Dopo una sconfitta subita alle Elezioni (fin da troppo tempo), ogni analisi si può dire corretta, ma questo non cambia il risultato ottenuto ed a mio avviso oramai non siamo più percepiti come il Partito o Movimento del cambiamento, anzi come tra virgolette un Partito Borghese.
Questo è successo da quando abbiamo pensato di modificare i rapporti di forza solo per via Parlamentare, e conquistare Comuni, Provincie e Regioni quando venivano costantemente modificate gli spazi di manovra degli Enti Locali, abbiamo smesso di parlare di Socialismo, di Lotta di Classe e abbiamo parlato anche Noi di PIL, di Spread, di Flessibilità del Lavoro.
Una Sinistra senza una Strategia a lungo termine e molte volte non riesce nemmeno a dare risposte sull’immediato.
Non Partiamo da Zero, perché abbiamo dietro di Noi una Storia di 100 anni, con molti errori, ma anche con punti di conquista che sono entrati nella Società, ripartiamo dalla Nostra Storia per Costruire il Socialismo del XXI secolo.
La Sinistra si è sempre distinta perché in cima ai suoi programmi ha posto il tema del lavoro e il benessere della Classe Lavoratrice; oggi in una fase di cambiamento dei sistemi di produzione, non siamo ancora riusciti a dare una risposta e una visione diversa da quella che ci sta proponendo la Società Borghese – Capitalista.
Solo la Costruzione di una Società che si incammina verso il Socialismo può dare un futuro all’umanità e soprattutto alle nuove generazioni.
Il governo che si è costituito propone vecchie ricette, in definitiva cambiare per non cambiare niente, non affrontando le riforme che cambierebbero veramente l’Italia nell’interesse della maggioranza della popolazione.
Partiamo da sistema pensionistico tutti vogliono abolire la così detta legge Fornero, hanno fatto quota 100, presa in giro perché vale solo per tre anni e per moltissimi addirittura non è conveniente perché ci rimettono parecchi soldi sulla pensione, che per molti non sarebbe sufficiente per vivere dopo aver versato contributi per tantissimi anni; occorre una riforma pensionistica globale che tenga conto dei mutamenti avvenuti nel campo del lavoro, ho provato a formulare un ipotesi sostenibile che potrete leggere a www.parlottando.myblog.it del 05 luglio 2018.
I cambiamenti della Società avvengono quasi sempre con il mutamento dei sistemi di produzione o in modo “pacifico” o con le armi.
Negli ultimi anni si è iniziata una vera e propria rivoluzione di dimensioni vaste che interessa simultaneamente tutti i settori dell’economia, offrendo nuovi prodotti e servizi a miriadi di famiglie e imprese. Sono profondamente modificati i rapporti tra produttori e consumatori, imprese consolidate cadano preda di upstart innovative, alcune professioni e mestieri stanno scomparendo, stanno cambiando radicalmente i prezzi e i costi relativi dei nuovi prodotti e servizi, diventano sempre più tenui i confini tra banche e imprese come fornitori di fondi all’investimento e all’innovazione.
I vecchi equilibri dei sistemi produttivi, nei mercati dei beni e dei servizi, nella finanza, erano già stati teorizzati da Joseph Schumpeter nel 1942 nella sua “distruzione creativa” per spiegare la dinamica dell’impresa innovativa e tecnologica.
Oggi l’utilizzo di acronimi nasconde uno sviluppo tecnologico sconosciuto alla stragrande maggioranza della popolazione; tipo SMAC che sta per
S social e si riferisce all’enorme massa di dati e di informazioni disponibile sui social network M per Mobility, parola che copre lo straordinario spettro dei telefonini mobili A per Analytics e si riferisce al lavoro di ricerca per inventare nuovi algoritmi capaci di fornire servizi con un tocco su uno smartphone C sta per Cloud, ossia il potenziale di calcolo e di elaborazione dei dati della “nuvola” composta dalla somma delle potenzialità di elaborazione non pienamente utilizzate dai sistemi informatici esistenti,
Per attenuare il declino della società Occidentale Europea, soprattutto nei sui valori, che sono il fondamento del vivere civile, occorre introdurre elementi di Socialismo e in Italia creare un diverso approccio tra Industria e Cultura.
L’Italia deve mettere in Agenda, se vuole frenare il deterioramento sia del suo capitale industriale, sia del suo capitale umano, causa prima della perdita della produttività e competitività; occorre un grande investimento nella ricerca che coinvolga tutto il sistema scolastico e l’industria.
Oggi abbiamo degli Amministratori pubblici, che qualcuno ha definito dei “Governement”, ovvero che si limitano ad amministrare l’esistente, senza indicare che tipo di sviluppo e di paese si voglia, ossia senza avere una filosofia di tipo di Società si vuole aspirare.
Il modello che il Governo dovrebbe implementare è quello di una Pubblica Amministrazione orientata all’utente, cittadino ed impresa, fornitrice di moderni servizi, creatrice di valore “pubblico”, con cui sia facile operare. Una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo grande patrimonio informativo, è anche e soprattutto un fattore di innovazione e di competitività per il Paese.
La globalizzazione porta molte novità, sia sul piano materiale che su quello morale, alcuni positivi altri negativi e che mette la politica davanti a nuovi problemi, a mio avviso in questo periodo mi sembra che le agende politiche vengano dettate dalle grosse multinazionali e molti Governi sono subalterni e ricattabili da questi colossi, occorre stare molto attenti che questo non si traduca in una maggiore diminuzione di Democrazia e di Libertà; le avvisaglie ci sono già, i colossi del web che creano la loro valuta (criptovalute), quello che distingue uno Stato da altri organi di Governo è quello di “Battere” moneta; con le criptovalute si rischia il dissolvimento degli Stati e la concentrazione del Potere in pochissime mani, alcuni analisti inoltre sostengono che il Capitalismo sta segando il “Ramo su cui sta seduto”
I partiti si devono trasformare, non solo quelli di Sinistra, ripescando nella Storia e guardando al futuro, alle innovazioni tecnologiche come sviluppo del benessere della popolazione, nel rispetto della terra, che abbiamo avuto in usufrutto dai nostri antenati e il dovere di preservarla per consegnarla alle generazioni future.
In questo sistema Politico, che viene definito liquido, credo soprattutto in Italia che un grande ruolo possano averlo i Sindacati, a patto di un loro rinnovamento.
L’accordo tra Sindacati e INPS va bene, ma è limitativo e non restituisce la dignità del lavoro e ai Lavoratori.
Credo che occorra richiedere ai Governi non solo l’introduzione dell’art.18; ma di una Legge che definisca il Sindacato secondo l’art.39 della Costituzione; rivedere tutta la Legge 300 del 1970 (Statuto dei Lavoratori), per adeguarlo alle nuove professionalità, rivedere le paghe basi; introdurre la paga oraria minima, il tutto per dare dignità al lavoro e ai lavoratori.
Permettete una piccola polemica con quel deputato del PD che dice che Nove Euro lordi sono troppi, vorrei ricordargli che nel 2000/2001 nell’industria i salari netti delle categorie più basse si aggiravano mensilmente attorno a 1.500.000/1.600.000 di lire e che gli affitti mensili sul libero mercato erano di 400.000/500.000 di lire, oggi le stesse categorie hanno salari netti di 800,00/1.000,00 euro e gli affitti si aggirano attorno ai 400,00/500.00 euro, a voi le conclusioni.
Dopo queste lunghe mie riflessioni credo che occorra che la Sinistra si ricompatti in un unico soggetto Politico, nelle sue diverse dialettiche e sensibilità, non più sotto quel Glorioso “Cencio” rosso, ma sotto la bandiera Arcobaleno con la scritta Socialismo – Progresso – Ecologia – Libertà