Dopo il 2° congresso di Sinistra Italiana in cui è stata definita una linea e soprattutto che si vuole continuare a costruire un Partito, occorre rilanciare il Tesseramento in un’altra forma che non quella attuale solo online.
Trovo la nostra linea un po’ debole per quanto riguarda il lungo periodo, che una volta di diceva strategia, per un Partito di Sinistra dovrebbe essere quella di costruire una società Socialista, nel nostro congresso questa parola è stata usata una volta sola e da Nichi Vendola.
Capisco che in questa fase storica usare determinate parole, qualcuno le vorrebbe fare passare come obsolete, ma credo che noi dobbiamo rilanciarle e ripartire da quel Manifesto scritto da Engels e Marx, non come Bibbia ma come Road Maps.
Questo ci pone alcune domande quale Socialismo nel XXI° secolo, quale Partito costruire per raggiungere l’obiettivo.
Non sono uno che pensa il Socialismo in un solo paese e si rende conto che oggi è ancora più difficile dove nel secolo scorso, ci sono state delle forzature e la conquista del potere è avvenuta tramite Rivoluzioni Armate e quei paesi si sono definiti Socialisti/Comunisti.
Oggi liberi da modelli che hanno infiammato il dibattito politico nel secolo scorso, occorre aprire una discussione anche a livello filosofico, di quale Socialismo vogliamo e come da subito si riesca ad introdurre elementi di Socialismo a livello Mondiale; nell’Europa occidentale questo è più facile, anche perché esistono nelle Costituzioni nate dopo la 2° Guerra Mondiale e dalla lotta antifascista, occorre farle applicare, cosa che il capitalismo cerca di minimizzarle o ad affossarle.
Dobbiamo discutere di come ricostruire un Partito, per raggiungere il nostro obiettivo, non è semplice dove da lungo tempo registriamo un indebolimento continuo dei partiti, come costruttori di senso collettivo e la loro mutazione in inseguitori di consenso. E che significato dobbiamo dargli, nel tempo del populismo, della mobilità delle opinioni, della partecipazione intermittente e della performance individuale, della leadership come elemento identitario? Credo che non dobbiamo adeguarci allo spirito del tempo per ottenere migliori risultati, e combatterlo per superarlo.
La Sinistra ha bisogno di un Partito strutturato, in questo momento in cui il Capitalismo cerca di far passare con i suoi mezzi di informazione che siamo una Società e Politica liquida, solo con l’organizzazione e la chiarezza degli obiettivi riusciremo a contrastare le Politiche neoliberiste proposte dal capitalismo – finanziario.
Vi sono due tipi di organizzare un partito per la Sinistra: uno di stile Leninista già bocciato dalla Storia e uno di tipo Gramsciano, un’organizzazione che sia un “Intellettuale Collettivo” che sviluppi nel suo insieme il cambiamento della Società, che elabori i Principi del Marxismo nel terzo secolo, tenendo conto dello sviluppo tecnologico tenendo fermo il principio fondamentale del superamento dello sfruttamento dell’Uomo sull’Uomo.
Occorre che la nostra proposta organizzativa ad una Società più articolata, complessa e flessibile attraverso il riferimento a tre dimensioni organizzative:
- Strutture Orizzontali
- Strutture Verticali
- Strutture per temi e interessi
ci deve servire per allargare un sempre maggiore numero di iscritti, coinvolgendo nell’attività politica un sempre maggiore numero di cittadini.
Per questo la Campagna di Tesseramento diventa focale nella crescita di Sinistra Italia.
La Tessera, quel pezzo di cartoncino con il simbolo del Partito e la firma del Portavoce Nazionale/Segretario diventa un segno identificativo per sentirsi parte di un progetto e di una comunità.
Molto importante se viene consegnata dal portavoce di circolo, un nostro amministratore pubblico, un Parlamentare, perché fa sentire ogni iscritto parte di una comunità molto grande e che ha un grande sogno, quello di una Società Nuova dove è bandita la povertà, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla donna, sul bambino, sulla natura, su questa nostra terra.
Concludo Compagni con un saluto antico ma ancora oggi valido:
Al Lavoro e Alla Lotta.